N. 14 del 1/10/1998

Decollano i Super Modem V.90
di Bruno Grampa


Allacciate le cinture perché da oggi su Internet si vola davvero. A confronto i sei migliori modelli

Se negli ultimi anni le prestazioni dei computer sono cresciute quasi in maniera esponenziale non si può certo dire lo stesso per le velocità dei collegamenti sulla normale linea telefonica. Così la cosa peggiore per chi usa Internet è aspettare pazientemente il trasferimento delle pagine Web e dei file pur disponendo di un computer potentissimo. Il limite, infatti, sta nella tecnologia dei modem e dalle linee telefoniche, non nella potenza del Pc. Il problema, quindi, non è di facile soluzione: i modem oggi disponibili con standard V.34, ovvero 33.600 bps, hanno raggiunto la velocità massima teorica sopportata delle linee telefoniche.
www.itu.int Il sito Internet dell'International telecommunication union è una vera e propria miniera di informazioni sui modem e sulle telecomunicazioni in generale.
Migliorare le prestazioni significa dover cambiare tipo di linea, passando per esempio a quelle Isdn (Integrated Services Digital Network) da 64 Kbps. Oppure aspettare tecnologie ancora più lontane come Adsl (Asinchronous Digital Subscriber Line) che promette velocità fino a 8 Mbit al secondo, ma che comportano grossi investimenti da parte di chi fornisce le linee telefoniche con ovvi ritardi nella disponibilità per l'utente finale.

I miglioramenti delle tecnologie digitali hanno portato però a una soluzione intermedia di facile applicazione, il cui costo va interamente sulle spalle dei fornitori di accessi Internet e non degli utenti. Sono infatti i provider che collegandosi direttamente alle centrali telefoniche con linee digitali riescono a trasferire dati verso gli utenti fino a 56 Kbps. Il trucco quindi è quello di evitare la doppia conversione del segnale effettuata dai modem attuali: il segnale, infatti, viene convertito solo una volta: dal modem dell'utente i dati viaggiano in formato analogico fino alla prima centralina telefonica, poi vengono convertiti in digitale e giungono direttamente fino alla sede dell'Internet provider. Quindi se il provider è collegato con linee digitali si evita la seconda conversione, da digitale ad analogico, il che garantisce un segnale più "pulito" che può viaggiare a velocità superiori a 33.600 Kbps.

Uno per tutti, tutti per uno

L'unico limite è che la maggiore velocità è raggiungibile solo nella direzione che va dal provider all'utente; ma ciò non è un grosso problema, visto che quando si naviga su Internet il modem dell'utente invia solo pochi comandi al provider, mentre quest'ultimo ne invia moltissimi. Uno stratagemma veramente ben pensato, peccato che la stessa idea sia venuta a tre produttori diversi: 3Com con il protocollo X2, Rockwell con K56 e Lucent con V.flex. Concetti estremamente simili ma implementazioni totalmente incompatibili tra loro. Una situazione del genere non poteva naturalmente che portare a una situazione di stallo, così Rockwell e Lucent si sono accordati su un solo standard, combinazione dei protocolli già sviluppati che viene chiamato K56flex. 3Com, invece, è rimasta ferma al suo X2, ma in posizione di inferiorità per quanto riguarda le quote di mercato. La soluzione comune è arrivata dall'Itu (International telecommunication union) che ha messo tutti d'accordo e prendendo le caratteristiche migliori da tutti gli standard disponibili e ratificando le specifiche V.90. Grazie al protocollo standard gli utenti finali possono finalmente acquistare un modem di qualunque marca, collegarsi a qualunque Internet provider con tecnologia digitale e ricevere dati alla velocità massima teorica di 56 Kbps.

In realtà le prestazioni ottenute "su strada" sono inferiori a quelle massime teoriche, visto che la lunghezza della tratta tra la centrale telefonica e il modem da cui si chiama influisce notevolmente sulla velocità, così come i disturbi presenti sulla linea. Le variabili sono tante, e non esiste certezza assoluta che un modem V.90 riesca effettivamente a sfruttare le sue doti di velocista. In generale è più giusto affermare che in V.90 la velocità tipica varia tra i 42 e i 54 Kbps. Rimane a questo punto solo un problema da chiarire: come si può sapere se la linea telefonica utilizzata consente di sfruttare la tecnologia da 56 Kbps? Per avere la certezza totale non c'è altro modo che provare, ma in pratica se già si usa un modem e si riesce a collegarsi quasi sempre a 28.8 o 33.6 Kbps, allora le probabilità che il tutto funzioni sono veramente elevatissime. Il punto favorevole agli utenti è che questa tecnologia da un punto di vista prettamente tecnico non richiede sostanziali modifiche ai modem già esistenti. Se questi sono dotati di memoria Flash, ovvero se è possibile modificare il programma interno di gestione del modem, sicuramente prima o poi verrà reso disponibile l'aggiornamento per la compatibilità V.90.

Il modem ideale da 56 Kbps

Per questo test abbiamo contattato tutti i principali produttori presenti sul territorio italiano chiedendo solo modem V.90 esterni, omologati e con prezzo massimo di 500.000 lire Iva compresa. Solo sei società avevano già disponibili modelli compatibili con le nostre specifiche, mentre le altre erano ancora ferme alle precedenti versioni X2 o K56flex. Al nostro invito hanno quindi risposto 3Com, Digicom, Multitech, Sidin, Zoom e Wisecom, mentre mancano nomi noti come Motorola, Diamond Multimedia e Zyxel, ma che a breve arriveranno sul mercato con versioni aggiornate dei loro cavalli di battaglia. Il prodotto ideale è quello aggiornato al nuovo standard V.90 ma anche compatibile con i protocolli precedenti K56flex o X2, che permette di effettuare via software gli aggiornamenti del firmware, che offre funzioni di emulazione fax e gestione vocale per segreteria telefonica, vivavoce e infine Svd (Simultaneous Voice over Data) ovvero la possibilità di trasmettere contemporaneamente voce e dati. Il software incluso, oltre agli indispensabili driver, deve permettere di sfruttare a fondo le caratteristiche tecniche del modem, quindi deve includere un programma di terminale, di gestione fax e casella vocale. La presenza di un abbonamento di prova a Internet è interessante, così come la dotazione di un microfono o di un auricolare.

In generale siamo rimasti piacevolmente impressionati dalla buona qualità di tutti i prodotti provati. Naturalmente non tutti avevano le caratteristiche ideali ma il prezzo è in funzione anche di quello che viene offerto. Hanno fatto la parte del leone i modem con tecnologia Rockwell usata da tutti i produttori tranne 3Com; ciò ha naturalmente livellato le prestazioni. Le prove effettuate hanno dato risultati unanimi: è praticamente impossibile collegarsi a 56 Kbps. La velocità più frequente è stata di 48.000 bps, con la massima di 52.000 bps (Netscape 4.05 ha segnalato al massimo trasferimenti da 5,2 kbps). Sono in ogni caso prestazioni di assoluto rispetto. I modem basati su architettura Rockwell si sono comportati tutti più o meno allo stesso modo: non particolarmente veloci, con collegamenti sempre intorno ai 46.000 bps, tranne i modelli di Digicom e Multitech che hanno spesso dato prestazioni superiori anche se un po' altalenanti. Lo Sportser di 3Com, derivato invece dall'architettura X2, si è praticamente sempre collegato a 48.000 bps.

Velocità entusiasmante

La possibilità teorica che il modem possa andare a 56 Kbps non assicura che in realtà sia possibile navigare a quella velocità. A parte le problematiche tecniche legate alla linea telefonica, l'Internet provider gioca un ruolo determinante. Se lo stesso provider non è in grado di inviare all'utente i dati con il ritmo di 56 Kbps a causa di collegamenti internazionali lenti, anche il modem più veloce risulterà del tutto inutile. Anche in questo caso solo l'esperienza diretta è in grado di dire se vale la pena di passare al nuovo standard: se con un modem tradizionale si effettuano trasferimenti intorno ai 2,5 Kbps allora il collo di bottiglia risiede proprio nel modem, altrimenti vale la pena di considerare un nuovo fornitore di accesso. Se tutte queste condizioni sono rispettate la navigazione a 56 Kbps diventa un'esperienza veramente piacevolissima: le pagine arrivano quasi istantaneamente e i tempi dei trasferimenti sono praticamente dimezzati. Il raddoppio della velocità in ricezione lo si avverte subito, sin dal primo collegamento e poi sarà davvero difficile farne a meno. Insomma, il passaggio a V.90 è pressoché inevitabile: la tecnologia è ormai matura ed è certamente alla portata di tutti. Una scelta consigliata, da mettere in pratica il più presto possibile.



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